programma didattico terzo anno naturopatia ayurveda

L’Ayurveda ed il Naturopata moderno

Medicina Ayurvedica: una conoscenza fondamentale per un Naturopata.

Il Naturopata è una figura professionale la cui peculiarità è quella di conoscere i ritmi e le regole del cosmoe di accompagnare gli altri nel percorso di riequilibrio e di conquista del benessere.
Infatti, il naturopata è capace di comprendere le connessioni di un individuo e del suo stato di squilibrio,
partendo dall’assetto fisico e comprendendo che le vicende della vita, l’alimentazione, i pensieri, le
emozioni, influiscono sullo stato energetico della persona presa in osservazione.
Per questa ragione, troviamo necessario che all’Accademia di Naturopatia Ippocrate si studino le diverse
discipline mediche antiche al fine di comprendere meglio le Leggi che governano l’Universo da sempre.
Lo studio della Medicina Ayurvedica ne è un esempio lampante.
Ayurveda dal sanscrito significa “conoscenza della vita”; può essere considerata una vera e propria filosofia di vita che ha lo scopo di aiutare l’uomo a vivere meglio, più a lungo e in armonia con la natura. Quello che è fondamentale per la medicina ayurvedica è che si consideri l’uomo in tutta la sua interezza, sia nell’aspetto fisico che in quello mentale.
La base dell’Ayurveda è la relazione dell’uomo con l’Universo attraverso i Cinque Elementi: etere, aria,
fuoco, acqua e terra. I Cinque Elementi sono presenti in ogni sostanza esistente in natura, si combinano tra loro in proporzioni diverse, formando tutto ciò che esiste, compreso l’essere umano. Infatti, questi formano tre coppie, le quali definiscono i tre Dosha (Vata, Pitta, Kapha).
I Dosha sono principi dinamici; influenzano e governano tutte le funzioni fisiche e mentali, sono presenti sin dal momento del concepimento e determinano la costituzione energetica.
È di fondamentale importanza conoscere le caratteristiche energetiche di ogni rimedio, cibo, attività,
poiché ogni costituzione predilige una qualità (Guna) piuttosto che un’altra.
Un Naturopata riesce ad intuire la costituzione energetica e i Dosha in squilibrio sin da un’attenta
osservazione fisica del senziente, per poi definire la miglior proposta di trattamento tramite un colloquio
approfondito. All’Accademia Ippocrate si studiano le medicine antiche, come quella cinese e quella ayurvedica, in modo interconnesso, poiché sono accomunate dall’intuizione di base che vede il corpo e la mente come un’unità.
Sebbene con le dovute differenze, l’Energia si muove in modo molto similare, tanto da poter trovare delle
analogie continue nelle due medicine antiche.
Ad esempio, i punti di agopuntura cinesi coincidono spesso con i punti energetici della medicina ayurvedica (Marma), nonostante le opportune diversità.
È importante avere uno sguardo completo dei movimenti energetici e degli squilibri ad essi connessi, senzafarsi influenzare dalle regole prestabilite dei protocolli e riuscire ad introdurre la strategia più efficace,utilizzando i rimedi con la giusta versatilità.

L’Erboristeria e la Naturopatia

Erboristeria e naturopatia possono intrecciarsi e creare sinergie efficaci per la promozione del benessere. La naturopatia è in grado di affinare l’individuazione del giusto rimedio erboristico e ampliare la consulenza per cercare un percorso di riequilibrio.
La sinergia di due competenze, Erboristeria e Naturopatia, una più specifica e una diciamo “olistica”, consente di declinare la scienza sulla persona, di avvicinarla al singolo e alle sue esigenze affinando il consiglio erboristico e selezionando i rimedi come fossero un abito di sartoria. L’Erborista

La figura dell’erborista è da sempre avvolta da un’aura di misticismo, magia, ma, per fortuna, è cosa nota ormai che ci siano evidenti legami con la scienza.

Se pensiamo ai monaci e ai loro erbari da cui distillavano rimedi portentosi per curare le ferite dei cavalieri colpiti in tenzone o pozioni magiche per avvelenare nemici acerrimi commissionati a sedicenti maghi, il passo per arrivare ai tempi moderni in cui si pensa a figure con il camice bianco e gli occhialini in punta di naso che studiano manuali e sperimentano miscele in ampolle e beute è lungo.

La tradizione erboristica utilizza tuttora manuali che per stile, impaginazione, immagini, nomenclature botaniche latine mantengono un sapore antico e affascinante.

Erbe per il taglio tisana, estratti idroalcolici, macerati glicerici, estratti secchi in capsule, olii essenziali si mischiano a preparati da banco, fitocomplessi che possono essere reperiti anche sugli scaffali dei supermercati, e questa sorta di globalizzazione commerciale rischia di svilire la figura rigorosa e preparata dell’erborista ma, per fortuna, senza troppo successo.
La consulenza è un valore aggiunto che trasforma la professione del tecnico erborista da esperto in rimedi a esperto in benessere e la naturopatia, con il suo corso di studi, fornisce una chiave di apertura su un mondo di lettura e interpretazione dell’essere umano che si integra perfettamente con le competenze tecnico-scientifiche dell’erboristeria.

Non tutti gli erboristi sono naturopati e non tutti i naturopati sono erboristi, ma quando questi due mondi si incontrano, si possono abbinare rimedi erboristici e trattamenti naturopatici attingendo a diversi “strumenti” con i quali sostenere il benessere della persona.

Il Naturopata

La figura del naturopata si muove nell’ambito della prevenzione e si occupa di benessere. La malattia, la patologia, sono di pertinenza medica e questo deve essere chiaro sia a chi decide di affidarsi a questa tipologia di professionista, sia a chi decide di intraprendere questa professione.

Purtroppo alcuni fatti di cronaca, da definirsi delittuosi, hanno gettato un’ombra su questa figura professionale e sulla naturopatia, perché alcuni naturopati si sono arrogati il diritto di consigliare terapie per malattie anche molto serie e degenerative e forse l’utente non aveva ben chiaro quale fosse la competenza dei soggetti a cui ha affidato il suo stato di salute.

Questa premessa è doverosa per cercare di inquadrare il naturopata ed il suo operato. Innanzitutto il curriculum studiorum prevede un percorso in cui vengono approfonditi argomenti di anatomia, fisiologia, psicologia, ma anche filosofia della medicina, erboristeria, omeopatia, alimentazione, medicina tradizionale cinese, medicina ayurvedica.